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Presentazione del progetto SocialWatt a Saluzzo

Il Secondo Meeting annuale Reseller a Saluzzo, organizzato da eVISO nella splendida cornice del Monastero della Stella e rivolto a reseller di energia da tutta Italia, è stata anche l’occasione per raccontare i risultati della prima sperimentazione italiana del progetto europeo SocialWatt
presentazione SocialWatt a Saluzzo

Presentazione del progetto SocialWatt a Saluzzo

Il Secondo Meeting annuale Reseller a Saluzzo, organizzato da eVISO nella splendida cornice del Monastero della Stella e rivolto a reseller di energia da tutta Italia, è stata anche l’occasione per raccontare i risultati della prima sperimentazione italiana del progetto europeo SocialWatt, che punta ad alleviare la povertà energetica coinvolgendo utility dell’energia e altri soggetti vincolati dall’ex Articolo 7 (ora Art. 8) della Direttiva sull’Efficientamento Energetico (EED) da tutta l’Unione.

Questa prima sperimentazione è stata realizzata grazie alla collaborazione fra eVISO, unico partner italiano, Consorzio Monviso Solidale e Caritas Saluzzo con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo.

La presentazione del progetto e la voce degli attori coinvolti

Durante il seminario sono stati presentati gli schemi sviluppati, che hanno permesso a 16 famiglie di acquisire maggiore consapevolezza sui propri consumi e su come risparmiare energia, mantenendo adeguati standard di comfort abitativo, e in 13 casi di vedere sostituiti uno o più elettrodomestici a bassa efficienza, responsabili di costi aggiuntivi in bolletta.

Fra il pubblico erano presenti sia rappresentanti degli enti che hanno partecipato al progetto pilota, sia di altre realtà equivalenti fra le province di Cuneo e Torino. L’obiettivo era infatti capire e discutere insieme come replicare ed estendere gli schemi finora applicati al territorio attorno a Saluzzo per coinvolgere un numero sempre più ampio di famiglie.

Enrico Giraudo, direttore generale di Consorzio Monviso Solidale, ha raccontato le azioni messe in campo: da operatori socio-assistenziali formati per elargire consigli di efficientamento energetico ai propri assistiti potenzialmente in condizioni di povertà energetica, alla raccolta tramite questionari dei dati necessari a individuare le famiglie che avrebbero tratto beneficio dalla sostituzione di vecchi elettrodomestici.

Di questa esperienza Giraudo ha tenuto a ringraziare eVISO sia per l’opportunità, sia per il supporto fornito attraverso la realizzazione di un videocorso su energia e risparmio energetico rivolto agli operatori e l’analisi dei dati raccolti, sottolineando come l’esperienza si sia rivelata molto positiva sia per i potenziali beneficiari, che hanno superato le diffidenze iniziali nella fase di compilazione dei questionari, sia per il Consorzio stesso, che ha ampliato le proprie competenze e possibilità di intervento a sostegno di queste famiglie.

Ha poi preso la parola la dott.ssa Rita Bussi, consigliere Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo, per spiegare i motivi che hanno spinto l’ente a finanziare questo progetto e ad approvare un secondo contributo per permettere di replicarlo, vista la serietà del progetto e la certezza del corretto utilizzo dei fondi erogati.

I contributi sono arrivati direttamente a Caritas Saluzzo, presente all’incontro con il direttore Carlo Rubiolo, che ha acquistato materialmente gli elettrodomestici a prezzi concordati presso il punto vendita Chiale Expert di Saluzzo, che con grande sensibilità si è reso disponibile a collaborare al progetto.

Il dibattito

Nella seconda parte dell’incontro è stato quindi lasciato spazio a un interessante dibattito, che ha prodotto queste prime importanti conclusioni:

  • La povertà energetica è un concetto ancora troppo poco conosciuto a causa dell’assenza di una precisione definizione e di indicatori univoci necessari alla sua identificazione.
  • Sempre più famiglie alle prese con il caro energia stanno entrando in una condizione di vulnerabilità, e ciò fa sì che il fenomeno della povertà energetica stia pian piano trovando spazio nel dibattito pubblico.
  • Per contrastare questo fenomeno è necessario passare da un approccio basato sull’assistenza economica a quello insito negli schemi sviluppati, ovvero quello della formazione riguardo a una migliore gestione dei consumi energetici.
  • Gli enti socio-assistenziali e le Caritas sono fondamentali per la mappatura del fenomeno in quanto veri e propri “sensori” sul territorio, e per questo è importante che siano direttamente coinvolti in progetti di questo tipo, costituendo delle vere e proprie reti utili a un migliore scambio di informazioni e di esperienze.
  • I rappresentanti degli enti sociali e pubblici presenti si sono dimostrati interessati a replicare il progetto nelle loro realtà territoriali con il contributo di soggetti privati come le fondazioni bancarie: il modello individuato per una gestione efficiente dei fondi è stato infatti quello del project financing.

Un grazie di cuore a tutti i partecipanti per il loro contributo e per l’interesse dimostrato nel dare seguito al progetto pilota: Caritas Saluzzo, Consorzio Monviso Solidale, Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo, Comune di Bra, Caritas Bra, Caritas Cuneo, Caritas Moretta.

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